Il Commissario Arrigoni e la fortunata serie di Dario Crapanzano ambientata negli anni '50 nascono, come nel caso di Camilleri, dalla penna di uno scrittore che ha iniziato a scrivere molto in là con li anni, sui settanta anni suonati.
90 anni fa, nel 1931, veniva pubblicato per la prima volta il 10° romanzo poliziesco di Georges Simenon della serie del noto commissario Jules Maigret. La Danseuise du Gai Moulin (La danzatrice del Gai Moulin pubblicato nel 1933 da Mondadori e in seguito La Ballerina del Gai Moulin), uno dei più sagaci e riusciti della saga.
Recentemente citato a Rai storia da Alessandro Barbero per il suo libro "Cristofano e la Peste" come maestro degli storici contemporanei, il Professor Carlo M. Cipolla è noto per essere stato indubbiamente, oltre che divulgatore, grande storico, grandissimo docente (in Inghilterra, nemo propheta in patria) anche uomo di grande umorismo. Ne è la riprova questo libro che oltre al celebre pezzo sul medioevo "Allegro ma non troppo", ci presenta in modo molto serio(so) i cinque postulati in termini di leggi fondamentali della stupidità umana.
Se un imbarazzato cliente con la voce tremebonda chiede con tono stentato a un libraio altrettanto innervosito se la libreria disponga del titolo “La voglia dei cazzi”, non altrettanto esitante sembra l’autore di questo imperdibile saggio;
Un'obiezione, rivolta a chi vi scrive a proposito dei suoi romanzi, è stata la seguente: “Tanta cultura, tanto bello scrivere” e di questo (scusate l’immodestia) ne vado fiero, “per poi dire una cosa tanto triste e così offensiva per chi crede: quando si poteva utilizzare la medesima cultura e la medesima bella scrittura per sostenere la causa della fede!”
Esperto conoscitore della natura umana e capace di descrivere quei sottili meccanismi di cui essa è intessuta (spesso in modo doloroso per sé e, pure, dannoso per gli altri), Ferzan Ozpetek è conosciuto dal pubblico per i suoi imperdibili film.
Carissimo Jonathan,
questa NON è la risposta al tuo pezzo pubblicato in prima pagina del quotidiano Il Domani dal titolo “La legge del più forte, l’Omofobia in presa diretta” e che narra uno dei tanti episodi odiosi di omofobia.
Quel che per Hitler e Mussolini era pace, non lo è per noi, quel che è amore per noi, amore senza distinzioni, non lo è la Chiesa Cattolica, quel che è vita per molti, non lo è per molti altri. Con buona pace di Salvini, Meloni e Chesterton.
Tutti conosciamo scrittori di fama: vi sono però scrittori minori che hanno lasciato opere che pochi possiamo apprezzare come tra amici appassionati di un libro di Carlo Castellaneta, un bellissimo Notti e Nebbie di cui oggi consiglio la lettura: nella letteratura si parla di opere minori anche di un grande scrittore, e si scopre che sono quelle cui egli stesso è più affezionato.
Jonathan Bazzi, Febbre: un rapper letterario.
ovvero
Il Giovanni Testori dei nostri giorni e la sora Cecioni dell’irrangiungibile Franca Valeri.
Alternando un capitolo sulla propria infanzia e biografia, e uno sulla vicenda clinica più recente e che lo vede protagonista nello scoprire di essere sieropositivo, Febbre (Fandango 2020) l’imperdibile volume del finalista al premio strega Bazzi ti obbliga a non interrompere la lettura anche se hai sonno, oppure hai fame ed è l’ora di cena.
Mai avrei pensato che studiando la biografia di Diocleziano sarei stato coinvolto nella polemica sulla proposta di legge Zan-Scalfarotto sull'omofobia, e di arrivare a rilevare nella CEI, nei cristiani di oggi, i comportamenti dei persecutori dei cristiani di allora. Ma è successo!
Splendido, come è splendido qualsiasi ragionare su Dio, è l'articolo di Juliàn Carrón, La lezione di don Giussani: Dio ci ha creati per la gioia
https://it.clonline.org/news/attualit%C3%A0/2020/05/27/carr%C3%B3n-giussani-avvenimento-vita-uomo-corriere; che recensisce il libro di Don Luigi Giussani: Un avvenimento nella vita dell'uomo, Bur Rizzoli e apparso sul Corriere della Sera del 27 Maggio 2020 alla pagina 39.
Nell'articolo tutto molto bello al punto da invogliare all’acquisto del volume!