Se il lettore, anche il più sbadato, riuscirà mai a superare l’imbarazzo tutto italiano di fare ogni male possibile alla lingua di Dante e di, appena ciò è possibile, inventarsi sostantivi mobili al femminile per ideologia tutta sedicente femminista di nuovissima maniera (vedi la recente circolare del Comune di Milano che ci vorrebbe far dire il bruttissimo “Assessora”) o, come in questo caso (faccenda molto grave per un grandissimo editore come Einaudi i cui libri sono per molti versi i più belli sul mercato editoriale!), di accenti errati sul pronome riflessivo doppio sé stesso/i, sé stessa/e o sulla prima persona indicativo presente del verbo dare, io dò (!!!), sperando il De Giovanni se ne dissoci quanto prima: se il lettore, dicevo, ci riuscirà, ecco il mio consiglio più spassionato: leggete i romanzi della serie: I bastardi di Pizzofalcone, già noti al pubblico per la programmazione televisiva omonima di un anno o due appena trascorsi.
Seppur nella brutta veste grafica dell’editore Mursia (non me ne voglia l’autore, è la mia opinione personale), Fabrizio Carcano con la sua Milano Assassina, Milano 2019, ti inchioda alla lettura del suo romanzo noir, proprio quando chi scrive, ahinoi, col suo terzo romanzo è proprio in alto mare.
Qual è il compito dello storico? Riportare fedelmente i fatti o fare la storia con "i se e i ma", a cosiddetta ucronia?
Vi sono scrittori, o autori di testi in genere, che, scritto il proprio capolavoro, cessano ogni attività. La ragione? Mah… chiedetela a loro: a noi resta solo la congettura per cui essi, saggi che erano, o non hanno voluto ripetersi, oppure hanno esaurito la vena.
Vi sono occasioni nella vita in cui si ringrazia la sorte di avere l’influenza; non dico necessariamente quando vuoi stare a casa dal lavoro, bensì quando hai l’opportunità di imbatterti in letture che via via si rivelano irrinunciabili. Intendo riferirmi ancora a Carofiglio con il suo La regola dell’equilibrio, sempre edito da Einaudi.
Non so come Carofiglio riesca ogni volta a stupirmi con i suoi romanzi, ma ci riesce molto bene; e anche questa volta è riuscito a farmi compagnia mentre sono malato per colpa di una tardiva influenza con il suo volumetto sull’ultima indagine del maresciallo Fenoglio, edito da Einaudi e dal titolo: Una mutevole verità.
A rileggere con attenzione le pagine de Il nome della rosa, laddove Bernardo Gui interroga, minacciandolo di tortura, Remigio da Varagine, non possiamo che trarre delle conclusioni utilissime al fine di capire come stanno le cose anche nella vita e soprattutto nella nostra vita di oggi. Eh sì, perché è la letteratura a volte la più sapiente e capace musa, tale, cioè, da poterci aiutare nella comprensione della natura umana.
L'audiolibro de Il Nome della Rosa letto da Tommaso Ragno è davvero all'altezza dell'opera di Eco.
Che Grillo fosse contro l'Euro e a favore della Lira questo è pacifico, ma forse l'articolo di oggi con un bel titolo "Lira di Grillo" ha esagerato!
Sono in ritardo, ma è mia intenzione quella di dare un contributo seppur minimo al titolo in prima pagina del noto quotidiano Il Giornale di domenica 20 gennaio u.s., dove compariva a lettere cubitali per descrivere la morte di più di un centinaio di persone emigranti dalla Libia: “Strage buonista.”
Janus alla Libreria Libri e Libri di Monza
Giovedì 21 febbraio 2019 dalle ore 18:00 alle 19:30
Via Italia, 22, 20900 Monza MB, Italia
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/304616993527683/
Presentazione del Romanzo Storico Janus, della Collera di Nerone, il discorso della libertà di R.C. MIradoli, MarcoSerraTarantola Editore alla libreria Libri e Libri di Monza.
Janus è il secondo capitolo della saga dei Pisoni, la Chronica Pisonum.
Sotto il regno di Nerone, 30 anni dopo le vicende narrate nell’Epistola a Tiberio, a pochi giorni dal rogo di Roma, un plico contenente un manoscritto viene rinvenuto casualmente nella casa patrizia della famiglia del Senatore Gaio Calpurnio Pisone.
Si tratta di una copia dell’Epistola a Tiberio che il fratello di questi aveva fatto consegnare alla propria famiglia, a Roma, tramite un piccolo uomo, di nome Zaccheo. Sarà l’inizio di una serie di vicende che coinvolgeranno Nerone, Pietro e Paolo, Seneca e i Pisoni congiurati contro Nerone, fino alla deposizione dell’imperatore stesso, ultimo rappresentante della dinastia Giulio-Claudia.
Vi aspetto tutti sabato 15 dicembre, dalle 16.30 alla libreria Lirus di Via Vitruvio 43 Milano (di fianco alla Stazione Centrale) per la presentazione di:
JANUS - Della collera di Nerone: il discorso sulla libertà, Marcoserratarantola Editore 2018.