Recentemente citato a Rai storia da Alessandro Barbero per il suo libro "Cristofano e la Peste" come maestro degli storici contemporanei, il Professor Carlo M. Cipolla è noto per essere stato indubbiamente, oltre che divulgatore, grande storico, grandissimo docente (in Inghilterra, nemo propheta in patria) anche uomo di grande umorismo. Ne è la riprova questo libro che oltre al celebre pezzo sul medioevo "Allegro ma non troppo", ci presenta in modo molto serio(so) i cinque postulati in termini di leggi fondamentali della stupidità umana.
Il primo saggio dell'opiscolo, gustoso e leggibile in meno di 80 pagine, e formato ridotto, si occupa del ruolo delle spezie (e del pepe in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo. Il saggio è nella traccia dell'umorismo sottile e che pone riflessioni profonde e umane: umorismo, dice Cipolla, non è ironia. Umorismo è ridere delle proprie debolezze e difetti umani o paradossi.
A questo prima saggio, nel volumetto, è poi aggiunto il noto saggio sulle leggi fondamentali della stupidità umana, in particolare le cinque leggi fondamentali:
1) sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero degli individui stupidi in circolazione.
2) la probabilità che una persona è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona. Cioè non dipende dall'origine, dall'istruzione, dalla cultura o dal ceto o dal genere.
3) La legge aurea è questa terza legge che definisce la stupidità umana: una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone, senza al contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.
4) Le persone non stupide sottovalutano il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano che in qualsiasi momento e luogo, e in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
5) La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esiste. Lo stupido è più pericoloso del bandito, il quale almeno si arricchisce di quanto vi toglie.
Il tutto è trattato con rigore accademico (con tanto di curve e assi cartesiani), il consueto umorismo che porta a un gusto amaro ma anche consolatorio sulla natura umana.
Leggiamolo tutto, arrabbiamoci, amareggiamoci, sorridiamo e non dimentichiamo mai le leggi fondamentali: ci consoleranno quando ci troveremo di fronte ad esseri arroganti, a personaggi pomposi e cui manca l'autocritica e l'umiltà. Ma ci consoleranno anche e soprattutto perché capiremo che, se la natura umana è fatta spesso di disonestà quando non di prepotenza e malaffare, ciò non toglie che noi si debba peggiorare le cose diventando complici degli stupidi. Per usare le parole del Professor Cipolla, "uno sforzo costruttuvo per investigare e conosce e possibilmente neutralizzarie una delle più potenti e oscure forze che impediscono la crescita del benessere e della felicità umana".
Buona lettura!