Il blog di Renato Carlo Miradoli

Marshall Il miracolo di Padre Malachia

 

Ed ecco dunque che voglio entrare nel vivo della discussione sulla fede proponendo la lettura di un illustre scrittore come accennavo nel precedente intervento: “Il miracolo di padre Malachia,”, Father Malachy’s miracle di Bruce Marshall edito in Italia da http://www.jacabook.it/ricerca/main-glo.htm in una versione non tradotta benissimo.

Il romanzo sembra andare nella direzione contraria a quanto L’epistola a Tiberio propone. E cioè: chi non vorrà credere non crederà neanche di fronte a un miracolo. Ecco in breve la storia.

Nella Scozia arciprotestante degli anni ’20, una parrocchia di poveri cattolici, un po’ bistrattata da tutti, giunge un monaco benedettino inviato dal proprio abate a insegnare il canto gregoriano, invitato a ciò dal Parroco del luogo per ravvivare lo spirito di fede un po’ sonnacchioso dei parrocchiani caledoni: appunto padre Malachia. Giunto sul luogo, il pio monaco infagottato in un saio logoro ma dignitoso, antico ma rispettoso della tradizione monastica millenaria del suo ordine, viene a scoprire che desta viva preoccupazione e scandalo un locale molto malfamato adibito a dancing e balera, e chiamato il Giardino dell’Eden. Malachia celebra la Messa, recita il suo ufficio e condivide la vita dei sacerdoti presenti nella parrocchia, nonché la colazione fatta di aringhe affumicate e tè. Dopo aver incontrato il vescovo e il frivolo fratello di lui, egli si affatica in dotte conversazioni con il pastore protestante della vicina cappella cercando di spiegare il cuore della fede cattolica romana fatta di cose semplici e riti antichi. Un giorno dopo lungo discutere inutilmente con il vicario che si prodigava in difesa della riforma protestante contro l’oscurantismo papista, si offre di offrire l’incredibile gesto di un miracolo trasportando con la sola forza di una preghiera il Giardino dell’Eden in un altro luogo. Sfida accettata, lo spettacolo ha luogo e il dolce ma tenace Malachia armato di turibolo e breviario compie il miracolo: il dancing finisce sulla Bass Rock, montagnola lontana dalla pietà dei fedeli e dalla geografia. Ci dovremmo attendere conversioni di massa, folle accorrere per chiedere grazie a Dio attraverso il piccolo devotissimo monaco, e invece no. Nessuna ressa, nessuna richiesta di grazia: semplicemente gli scozzesi, fin dall’inizio scettici e supponenti, si lamentano del fatto come gesto di arroganza e prepotenza: “Ma chi si crede di essere in buona sostanza questo monaco cattolico illetterato che crede di poter spostare a proprio piacimento un locale che reca buoni guadagni a chi lo possiede e un tocco di gaia libertà alla brumosa città scozzese? Che il locale ritorni esattamente dove si trovava prima del miracolo e che non se ne parli più!” Anche il vescovo interviene e si chiede se sia stato proprio il caso di operare un prodigio che sembra provocare più danni che altro.

Bello, come solo l’incredibile è bello e inatteso, giunge il miracolo. Tuttavia, l’incredibile resta tale: non ci crede nessuno. Sembra di ripercorrere le parole di Gesù nella parabola evangelica del ricco Epulone e del povero Lazzaro nella quale il riccone finito all’inferno chiede ad Abramo di poter ritornare in vita a spiegare ai propri cari che cosa sia la condanna dell’inferno e la dannazione perpetua. Abramo lo rimbrotta dicendo: “Hanno Mosè e i profeti. Se non crederanno a loro, non crederanno neanche a te.”

In buona sostanza se la fede in ciò che non è credibile non è credibile a prescindere dalle condizioni che la vita ci offre, non ha senso cerare di spiegare il mistero della fede. In altre parole: ha senso trasformare la fede in un qualcosa che tenda a essere compreso e spiegato come fosse un teorema?

Anche di questo non sappiamo.

A presto.

Renato Carlo Miradoli

Nato a Milano, laureato all'Università Cattolica del Sacro Cuore in lettere classiche, è traduttore di diversi libri dall'inglese all'italiano tra i quali Stonehenge il segreto del solstizio di Terence Meaden https://www.amazon.it/Stonehenge-solstizio-Osservatorio-astronomico-affascinante/dp/8834409272  e di poesie del poeta Roald Hoffmann http://www.roaldhoffmann.com/ presentate alla Milanesiana http://temi.provincia.milano.it/Milanesiana/giorno_30giugno.html rassegna culturale della Provincia di Milano.

Dal 2003 ha fondato la sua società di servizi linguistici, formazione, agenzia traduzioni, internazionalizzazione.
E’ docente di inglese e italiano per stranieri presso l’Università Bocconi di Milano, SDA, Master MIMEC, Politecnico di Milano, MIP Master del Politecnico, Istituto Marangoni, presso istituzioni e aziende clienti multinazionali e nazionali.

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